giovedì 31 gennaio 2013

_il carattere, il rosario e la guerra!

Le Collezioni hanno una loro vita,
nascono con tratti ben definiti, colori, emozioni ed anche carattere.
Esiste un solo nome possibile ed in questo caso era

 
(il rosario della guerra)
gioielli per pregare/gioielli per combattere



Mi spiego:

La collezione si ispira ad un immaginario medievale, intriso di crociate e battaglie.
La donna guerriera, che affronta la vita come una battaglia personale, interiore ed esteriore, si veste di armature e broccati, e porta con se croci e rosari: gioielli che all’occorrenza le offrano grani con i quali pregare. 
Silenziosa e decisa, non può rinunciare alla bellezza e ai suoi dettagli di seduzione. E cosi i metalli, gli swarowsky e le catene assumono su di lei una nuova vita.

La bellezza, la guerra, la paura, la speranza, la preghiera, si esprimono in questa collezione come concetti imprescindibili, nell’ottica di una fusione tra vanità e funzione.
Le scelte cromatiche oscillano dal nero al cristallo utilizzando come uniche note di colore il verde smeraldo, il blu montana ed il burgundy associati ai metalli grezzi in bagno rutenio alle leghe preziose in bagno dorato.
Bijoux d’impatto, dove il valore non risplende nell’oro, ma nel significato nascosto.
Croci e catene esplodono il concept della guerra; elegantissime catene rosario, rigorosamente in 10 grani, si snodano intorno ad anelli orecchini e bracciali, perché nel clima di guerra, cupo e critico, nel presagio di una fine del mondo che pervade l’atmosfera, non c’è tempo per le formalità: la fiducia, e la fede, sono a portata di mano, di dita.
Gioielli appuntiti che diventano armi, bracciali che si trasformano in rosarii, ciondoli che si trasformano in spilloni.
Lo stesso medioevo, scuro e tenebroso per definizione, assume connotazioni tendenti al barocco quando l’argento cupo del rutenio viene sostituito, nelle varianti, con metalli dorati.
Le donne, si sa, soffrono e combattono. Quando vincono risplendono di luce propria. E anche i propri gioielli, in una versione più luminosa, si ricoprono di magnificenza.

Non vorrei che sembrasse autocelebrazione, ma quale nome sarebbe stato più appropriato!?
No one!

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